giovedì 21 maggio 2009

Ahi, quanto a dir qual era è cosa dura...

Un altra settimana è trascorsa, con annessa partita in tv la domenica.
Da queste parti si resiste. Picchi di desiderio tabagista ce ne sono ancora, ma pure aria nuova da respirare, polmoni che lavorano, gola fresca e profumo di primavera.
In fondo è tutto qui.
E vi pare poco?
18 giorni sono tante ore. E averle trascorse senza un rito che mi ha accompagnato ininterrottamente per 26 anni, 25 volte al giorno, con la pioggia e con il sole, in salute e in malattia, allegro o triste, stressato o rilassato, vuol dire un bel po'! Significa che l'impossibile appartiene ad altre sfere, non a questa.
Che il puzzo e la schiavitù possono essere sconfitti. E che si può stare in casa la sera, dopo cena, senza l'angoscia per non aver comprato il pacchetto di paglie e il terrore di fare colazione sprovvisti di scorta nicotinica.
La strada è lunga e dura davanti a noi. Ma alle spalle ci sono già salite impervie, curve pericolose, terreni accidentati.
Avanti così. Che ce la possiamo fare.
Yes, we can!

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